12/17/2008

Partecipare per Fare...

Chiunque abbia visitato questo Blog ha avuto modo di vedere che siamo già attivi.
Ancora meglio, sarebbe dare la possibilità di partecipare fisicamente.
Perciò domenica 21/12 alle ore 21:00 ca. "Incontriamoci per Montebello", o meglio il suo Comitato Promotore terrà il suo primo incontro per discutere più apertamente con chiunque ne fosse interessato.
Per ulteriori info:
danilo.deugenio@virgilio.it 339 7255033
emanuelepavone@inwind.it
massimo@studiomacrini.it

"La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche avere un’opinione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione!"
G. Gaber

12/11/2008

Votare è un dovere...

...oltre che un diritto di ogni cittadino.
Come ben noto il 14 e 15 dicembre (tra qualche giorno), nella nostra regione ci sarà l'elezione del nuovo Consiglio Regionale.
Le modalità di voto sono molto semplici.
Basterà recarsi presso i Seggi Elettorali ed esibire la propria tessera elettorale.
Nel nostro comune, i seggi saranno predisposti presso il complesso scolastico di Via A. De Gasperi.
Votare, come riportato all'Art. 48 del titolo IV della Costituzione Italiana, è un dovere e un diritto dei singoli cittadini.
Non ascoltate chi dice di non farlo! Rendiamoci attivamente partecipi della politica! Esercitiamo i nostri Diritti! Solo votando eserciteremo la vera Democrazia!

12/08/2008

LIBERTA’ E PLURALISMO



Dai dialoghi avuti con alcuni ho avuto l’impressione che la paura più grande che si ha di un gruppo riunito per discutere di politica, cultura ed eventi (incontriamoci per Montebello) sia la dipendenza ideologica di alcuni soggetti verso i nostri governanti e verso i partiti politici.

Poniamoci allora una domanda: Il pluralismo ideologico è un problema? Il pluralismo e la libertà di esprimere le proprie idee non è forse una componente specifica della democrazia?

Ritengo che la pluralità ideologica non sia un problema ma al contrario un vantaggio.

In primo luogo non condivido che si pregiudichi la partecipazione ad una iniziativa di aggregazione quando si pensa che tra i soggetti appartenenti ad essa, vi siano idee diverse. In secondo luogo l’espressione e il confronto risultano elementi di apertura mentale e culturale, di crescità e non di timori e paure.

La libertà, viva Dio, è un nostro diritto…… Noi tutti siamo liberi di condividere o no idee. Non neghiamoci questo.

In Wikipedia si da questa definizione di LIBERTA’:

La libertà indica l'essere libero, la condizione di chi non è prigioniero e non ha restrizioni, non è confinato o impedito. La libertà in senso più ampio è anche la facoltà dell'uomo di agire e di pensare in piena autonomia, è la condizione di chi può agire secondo le proprie scelte…...

Non vi è dubbio che quello che si percepisce all’interno della nostra comunità e proprio un senso di non rispetto riguardo a visioni diverse. Occorre maggiore rispetto, occorre cambiare questa visione che pregiudica lo sviluppo di un paese. Occorre avere il coraggio di riconoscere se una cosa è stata fatta bene, e di criticare costruttivamente (non volgarmente) quello che non lo è. Questo secondo me deve essere lo spirito di questa iniziativa. Se non dovesse essere così: poco male ci abbiamo provato. Nessun può negare che ci abbiamo provato.

Per questo vi chiediamo di partecipare, di allargare questa iniziativa il più possibile e di non pensare che iniziative di questo tipo possano essere pilotate da altre persone.

Siamo e dobbiamo essere indipendenti ………..

11/22/2008

Per il nostro futuro


Per il nostro futuro……

Vorremmo affrontare un nuovo argomento che ci riguarda da vicino, il fenomeno dello spopolamento dei piccoli centri D’Abruzzo. Trattare di un argomento così complesso e allo stesso tempo scomodo, affinché non risulti banale e scontato, risulta particolarmente difficile. C’è da dire che i proclami e le parole su questo aspetto, da parte dei nostri amministratori extra locali, sono stati tanti, ma le soluzioni e i fatti sono praticamente inesistenti.

Montebello di Bertona risulta naturamente annoverata tra i centri sotto i 2000 abitanti interessati dal fenomeno dello spopolamento. Il fenomeno è stato in vario modo analizzato e molti sono gli studi e le analisi fatte in merito.

I comuni con meno di 2000 abitanti rappresentano il 45% del totale nazionale sono cioè 3644, quelli a "rischio disagio", sono 1867, il 23% del totale. Essi sono concentrati soprattutto in Valle d'Aosta (dove rappresentano il 79.7% del totale), in Molise (73,5%), in Piemonte (73,1%), in Trentino (67,3%) e in Abruzzo (61,6%).

Riguardo a Montebello si evince che dal 2002 al 2007 si è avuto una riduzione di 50 unità. Ogni anno risulta esserci un calo pressocchè costante della popolazione (popolazione anno 2002, n.1.117 unita, popolazione anno 2007, n. 1.067 unità – fonte istat) .

Non è il caso di articolare maggiormente questo banale sondaggio, ma il tutto risulterebbe ancor più grave se valutiamo un alto parametro: l’età media degli abitanti.

Ma in questi casi cosa occorrerebbe fare? Quali strategie potrebbero quanto meno attenuare questo fenomeno?

Nel rapporto "Investire nel BelPaese", presentato da Legambiente e Confcommercio nell’ottobre 2001, si è effettuato un’analisi sui comuni con meno di 2000 abitanti, vale a dire quelli sull’orlo o in via d’estinzione.

Da questo rapporto si evidenzia come si configurino delle situazioni molto diversificate tra i centri di piccole dimensioni. I piccoli centri in cui vi è una propensione evidente al turismo e alle attività ad esso collegate, si determina che la dimensione contenuta della collettività rappresenta un valore aggiunto. Per i centri con popolazione molto anziana e poche risorse economiche locali si evidenzia come i servizi siano insufficienti, non in grado di esprimere forme di manutenzione dell’ambiente, valorizzazione e competitività del territorio che vadano oltre la faticosa gestione del quotidiano (Montebello di Bertona ricade in questa categoria). Insomma, realtà diverse anche tra comuni di medesima grandezza.

Molti rapporti tendono a collegare questa situazione alle aree montane. Ma secondo molti analisti, non si può dire che il disagio abita in montagna. "La marginalità è influenzata più dal modello insediativo generale che da condizioni specifiche". In altre parole, piccoli comuni, anche di montagna, non soffrono alcun disagio se sono inseriti in un contesto di sviluppo e di vivace realtà economica e sociale.

In sostanza, si legge nel rapporto, "non è l’altitudine, la distanza o il sistema connettivo a marginalizzare il territorio, a renderlo “disagiato”, ma la storia stessa del suo sviluppo". Se non si interviene, ho si interviene in maniera sbagliata il fenomeno tende ad acutizzarsi, con evidente perdita di quella che definirei “l’identità originale di una comunità”.

Non mi risulta che in passato ed oggi, le amministrazioni locali che si sono succedute, abbiano affrontato concretamente questo problema, o quanto meno abbiano dato una nuova identità ad un paese che un’identità, una caratterizzazione oggi non ha.

In questo senso sarebbe interessante conoscere maggiormente le nostre origini, le peculiarità economiche, e poterne fare i nostri punti di forza per uno sviluppo programmato. Raccogliamo volentieri le vostre osservazioni.

L'immagine si riferisce al dipinto “Partenza dell'emigrante” di Giuseppe Migneco


11/19/2008

Scuola. Quale futuro attende i nostri piccoli concittadini?

Nei giorni scorsi, "Incontriamoci per Montebello" ha fatto visita alla nostra Provincia. Più precisamente è andata dall'Assesore Gaetano Cuzzi per fare alcune domande relative al, tanto discusso, piano di ridimensionamento del sistema scolastico.
Per quanti non lo sapessero, il Decreto Legge n. 154/08 all'art. 3 prevede che gli Enti Locali competenti presentino un piano per la razionalizzazione della sistema scolastico.
A tal proposito abbiamo posto all'Assessore alcuni brevi ma efficaci quesiti.
"Assessore cosa prevede il D.L.?"
"Il D.L. fissa soprattutto i tempi per l'attuzione del ridimensionamento scolastico. Spetta alla Provincia, quale Ente Locale competente, costruire un piano efficace da sottoporre successivamnte all'approvazione della Regione e dei Ministeri interessati."
"Quali provvedimenti sono stati e/o saranno adottati da questa Provincia in merito?"
"Abbiamo avanzato, d'intesa con le competenti autorità scolastiche, una proposta. Ci stiamo confrontando con i vari comuni interessati. I comuni interessti sono più della metà del totale. La legge prevede già un livello numerico minimo di alunni per il mantenimento delle scuole. Tale livello è fissato a 500 studenti e i comuni appartenenti alle Comunità Montane anno la deroga a 300 studenti.
I problemi riscontrati sono tra i più svariati. In alcune scuole si raddoppia il numero minimo mentre in altre non si arriva nemmeno alla soglia minima. Abbiamo deciso di accorpare molte scuole in modo da razionalizzare il più possibile le scuole tenendo conto di:
  1. Non arrecare disagi alle famiglie che ivi risiediono;
  2. Garantire il livello di eccellenza che a tutt'oggi vige."
"Veniamo al concreto, Montebello di Bertona quali rischi corre?"
"Posso dire con certezza che nell'immediato futuro del vostra bella comunità, non c'è la chiusura della scuola. I vostri bambini continueranno ancora andare nell'attuale sede scolastica. Lo stessso però, non si può dire della sede amministrativa che a causa dell'accorpamento con Civitella Casanova e Carpineto della Nora saràa spostata. Tutta la parte amministritava sarà spostata a Civitella Casanova.
Il nuovo circolo comprenderà quindi: Civitella Casanova, Montebello di Bertona, Carpineto della Nora, Villa Celiera e Farindola."

11/13/2008

Qualcosa di nuovo a Montebello di Bertona!


Dalle tante opinioni e impressioni che stiamo cercando di raccogliere in questi primi gioni tra la popolazione di Montebello di Bertona, emergono non solo complimenti ma anche critiche e forse perplessità.
Le opinioni favorevoli e i complimenti si sà, servono a gratificare ma non suggeriscono nulla di costruttivo. Ringraziamo comunque quanti (e sono tanti) ne abbiano fatte.
Abbiamo chiesto come, cosa e quali argomenti affrontare. Ci hanno risposto di limitarci a riportare i fatti veri e non pettegolezzi, di raccontare ciò che di importante accade a Montebello di Bertona. Loro ci hanno criticato e ci hanno aiutato. Grazie veramente!

Qualcuno mia ha detto: "se pensi che la gente ci vada perchè vuole sapere cosa pensi Tu... ti stai sbagliando!!! Alla gente non gliene frega niente, di quello che pensi!!!". Ha ragione!
Non è così! "Incontriamoci per Montebello" non è questo! Rappresenta tutto il contrario,. Rappresenta ed è la pluralità, la democrazia!La lavagna, la bacheca, il diario... di Montebello di Bertona e non la megalomania di un singolo. E' uno strumento democratico: nessun commento è stato e sarà cancellato (al contrario di: offese, parolacce e nomi inopportuni o qualsiasi altra forma di cattiveria saranno cancellati). Non siamo Blogger ma cittadini... E da cittadini pensiamo di discutere INSIEME!

Per i perplessi, chiediamo di pazientare... le loro perplessità saranno sostituite, grazie al nostro modo di fare, da tanta voglia di attivarsi e partecipare!

11/11/2008

Pace e Tolleranza, Gerusalemme e Rimini non sono un bell'esempio!


Eppure è successo in questi giorni!
In "Terra Santa", proprio davanti sul luogo dove il Cristo fu seppellito, proprio dove la vita prevelse sulla morte, li dove il bene trionfò sul male!
Monaci, Ortodossi Vs. Armeni se le danno di santa ragione. Per un motivo futile come la guardia davanti a quel luogo che simboleggia la Pace. Che vergogna, che disprezzo, nemmeno a Roma - Napoli se ne sono date tante. Tutto è accaduto nel pieno silenzio del Vaticano.
Già perchè il Papa ha altro da fare. Si deve accanire contro quel Demonio del sig. Englaro che non vuole più vedere la sofferenza della figlia. Deve rompere le scatole anche alla politica Americana oltre a quella nostrana.
Non da meno è ciò che è successo a Rimini, dove un senzatetto è stato arso vivo.
Forse infastidiva gli spacciatori? Non si sa ancora e forse non lo saprà nemmeno Lui.
Da ciò mi chiedo: Dove sono il dialogo che tanto ci predica la Chiesa e la sicurezza che questo governo dice di aver riportato sulle strade? Due episodi così lontani, sia nei modi che nella distanza, rappresentano la deriva della società moderna?
Credo di sì. Voi?

11/10/2008

Illusi! (di Ugo Della Rovere)


Alle mie figlie, quando erano un pò più piccole dicevo sempre alla fine di un loro lavoro:”brava, hai fatto metà del tuo dovere”.
Un giorno la più piccola delle due mi chiese:”ma papà, cosa devo compiere per poter fare tutto il dovere?”
Risposi:”devi fare qualcosa che nessuno ti ha chiesto ma che porta utilità a qualcuno. Quando la mattina vado a lavoro, offro alla ditta le mie eventuali capacità, se Lei ne trae eventuale vantaggio alla fine mi paga la prestazione: simbiosi tra le parti. Ma quando ad esempio vado a donare il sangue al Centro Trasfusionale a Pescara, non ricevo nulla in cambio tranne la soddisfazione per aver fatto qualcosa di buono per il prossimo.”
Ecco perché nel lontano marzo 1984, feci la mia prima donazione, bei tempi, tempi in cui alcuni ex presidenti non sapevano neanche che esistessero le donazioni, sotto quel cappello erano troppo impegnati a . . . . . . . ., vabbè!
Ma di questo non voglio parlare, voglio invece puntualizzare una cosa: nei nostri piccoli centri chi fa politica, la dovrebbe fare come una specie di volontariato: come dicevamo prima, svolgendo l’altra metà del proprio dovere; non ci ricavo nulla anzi ci rimetto tempo e denaro, ma quello che faccio porta benessere per la collettività.
E bravo il fesso direbbe qualcuno che vota a qualcun’altro per poter cambiare lavoro, o per sistemare i figli, o per ecc. ecc.
Ma Voi direte allora: cambiamo schieramento, votiamo ad altri, facile a dirlo, ma negli ultimi anni abbiamo visto di tutto e di più, insomma cambiando la posizione degli addendi, la situazione non cambia.
Ma allora?
Allora l’ideale sarebbe: un calcio al culo e via, tutto daccapo.
Illusi!

11/08/2008

Tanta voglia di fare!


Ecco cos'è "Incontriamoci per Montebello"!
Stiamo divulgando il nostro messaggio, con qualsiasi mezzo di comunicazione.
Lo stiamo dicendo a tutti, anche a chi none ne vuole sapere nulla.
Riceviamo complimenti da chiunque ne viene a conoscenza.
"E' di sicuro un'iniziativa utile!", ci dicono. "Innovativa", aggiungono. "Un vero strumento di democrazia e alla portata di tutti", i più lungimiranti!
Grazie sin da adesso a chi collabora, a chi sbuffa e soprattutto chi ci critica e criticherà! Perchè è da li che le nostre idee prendono vita!
Buonanotte!!!

11/05/2008

E' proprio vero!!!


È proprio vero!!!

Il sogno americano esiste. Oggi, 5 novembre 2008 è una data storica! Per la prima volta una persona qualsiasi, non un figlio di petrolieri, non un banchiere, non un milionario è diventato uno dei personaggi più importanti della storia.

Ma chi è Barack Obama?

Barack Obama nacque al Kapi'olani Hospital di Honolulu da Barack Hussein Obama Sr., un keniota agnostico, ex pastore di capre ed all'epoca studente straniero, e da Ann Dunham, proveniente da Wichita, in Kansas; al momento della sua nascita entrambi i genitori erano giovani studenti universitari.

Nel 1963 i genitori si separarono e successivamente divorziarono; il padre andò all'Università Harvard per conseguire un dottorato, e infine tornò in Kenya, dove morì in un incidente stradale nel 1982: rivide il figlio solo in un'occasione. La madre invece si risposò con Lolo Soetoro, un altro suo ex collega universitario, da cui ebbe una figlia. Soetoro proveniva dall'Indonesia, si laureò in geografia nel 1962, morì poi il 2 marzo del 1993. Obama si trasferì quindi con la famiglia a Giacarta, dove nacque la sorellastra di Obama, Maya Soetoro-Ng. A Giacarta, Obama frequentò le scuole elementari da 6 a 10 anni.

A dieci anni, Obama ritornò a Honolulu per ricevere un'istruzione migliore. Fu cresciuto prima dai nonni materni, Madelyn e Stanley Dunham, e poi dalla madre. Si iscrisse alla quinta elementare della scuola Punahou, dove si diplomò con ottimi voti nel 1979. La madre di Obama morì di cancro pochi mesi dopo la pubblicazione dell'autobiografia di Barack Obama, Dreams from My Father.

Nel suo libro Dreams from My Father, pubblicato in Italia da Nutrimenti con il titolo I sogni di mio padre, Obama descrive la sua esperienza di crescere con la famiglia di sua madre; una famiglia di ceto medio e, ovviamente, bianca. La conoscenza del suo padre nero assente derivò principalmente dalle storie della famiglia e dalle fotografie. Della sua infanzia, Obama scrive: "Che mio padre non sembrava per nulla come le persone a fianco a me — che era nero come la pece, mentre mia madre bianca come il latte — non ci feci neppure caso."Da giovane, lottò per riconciliare le percezioni sociali sulla sua eredità multiculturale. Obama scrive sul suo utilizzo di marijuana e cocaina durante la sua adolescenza per "togliermi dalla testa la domanda su chi fossi."

Dopo il liceo, Obama studiò per un paio d'anni all'Occidental College, prima di spostarsi al Columbia College della Columbia University. Là si laureò in scienze politiche, con una specializzazione in relazioni internazionali.Dopo la laurea, lavorò per un anno alla Business International Corporation (ora parte del The Economist Group), una società che forniva notizie economiche di carattere internazionale alle aziende clienti. Si trasferì poi a Chicago, per dirigere un progetto non profit che assisteva le chiese locali nell'organizzare programmi di apprendistato per i residenti dei quartieri poveri nel South Side.

Nel 1988, Obama lasciò Chicago per tre anni per studiare giurisprudenza ad Harvard. Nel febbraio 1990 diventò il primo presidente afroamericano della celebre rivista Harvard Law Review. Nel 1989, durante uno stage estivo presso uno studio legale specializzato in diritto societario conobbe Michelle Robinson, avvocato associato nello stesso studio. Si laureò magna cum laude nel 1991 e sposò Michelle nel 1992. In seguito anche lui divenne avvocato senza però esercitare la professione.

Tornato a Chicago, Obama diresse un movimento per far registrare al voto quanti più elettori possibili (voter registration drive), poi come avvocato associato lavorò per difendere organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti civili e del diritto di voto presso lo studio legale Miner, Barnhill & Galland, e insegnò diritto costituzionale presso la facoltà di legge dell'Università di Chicago, dal 1993 fino alla sua elezione al Senato federale nel 2004. (tratto da Wikipedia).

Ecco chi è il 44° Presidente degli Stati Uniti d’America…

La notizia della sua elezione ha cominciato a cavalcare il lungo serpente dell’informazione alle 5:30. Tante le dichiarazioni nel mondo, un paio?

“Spero che Dio lo assista!” (lo scontatissimo) Papa Benedetto XVI.

“Impari dagli errori di Bush!” (più pragmatica vero?) Hamas.

Fidel Castro ha espresso tutto il suo entusiasmo.

La Lega Nord non è affatto d’accordo.

Io? Speriamo che me la cavo…

11/04/2008

Finalmente si comincia!


"Incontriamoci per Montebello"!
Sintetizza 2 messaggi molto chiari:
  • Incontriamoci, per creare qualcosa di nuovo, un'associazione che sappia stimolare la nostra voglia di fare, e se necessario, mettere in evidenza tutto quello che non va.
  • Incontriamoci, nel vero senso della parola, animiamo un paese che a qualsiasi ora è sempre più troppo vuoto.
Nasce proprio da questa esigenza!

Se vuoi parteciapare manda il tuo pensiero a: danilo.deugenio@virgilio.it